L'Agenzia delle Entrate ha fornito un chiarimento importante in merito alle agevolazioni fiscali sulle mance, a seguito di un quesito posto dal Ministero del Turismo su sollecitazione di Federalberghi. L'aliquota agevolata al 5% si applicherà non solo ai lavoratori dipendenti delle strutture ricettive e degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, ma anche al personale di aziende esterne che opera all'interno delle stesse strutture.
Un risultato che, secondo il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca, riconosce il contributo di tutti coloro che, a vario titolo, partecipano al servizio offerto agli ospiti:
Non v'è infatti dubbio che anche i dipendenti dei fornitori esterni che lavorano in albergo concorrano, insieme ai loro colleghi assunti alle dirette dipendenze della struttura ricettiva, all'erogazione al servizio alla clientela. Ed è pertanto giusto che, quando l'ospite dell'hotel lascia una mancia, anch'essi ne siano destinatari e possano beneficiare della tassazione agevolata prevista dalla legge.
La tassazione delle mance in Italia
Le mance rappresentano una componente significativa per il personale impiegato nel settore della ristorazione e dell'ospitalità. Comprendere la normativa vigente e le corrette modalità di gestione contabile è importante per titolari e gestori di attività come ristoranti, bar, hotel e altri esercizi di somministrazione di cibi e bevande.
1) Aspetti fiscali e normative vigenti
La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto un'imposta sostitutiva del 5% sulle mance ricevute dai lavoratori dipendenti di attività nel settore privato, comprese quelle del comparto ristorazione e alberghiero.
L'agevolazione si applica entro i seguenti limiti:
- Fino al 25% del reddito annuo derivante da lavoro dipendente nel settore.
- Per redditi complessivi fino a 50.000 euro.
Le mance non concorrono alla base imponibile per i contributi previdenziali né al calcolo del TFR.
2) Contabilizzazione e obblighi dichiarativi
Le mance, sia in contanti che elettroniche, devono essere contabilizzate come "erogazioni liberali" nella busta paga del lavoratore.
Il datore di lavoro, in qualità di sostituto d'imposta, ha l'obbligo di:
- Calcolare e versare l'imposta sostitutiva al 5%.
- Indicare le mance nella Certificazione Unica (CU), distinguendo tra quelle tassate con l'imposta sostitutiva e quelle soggette a tassazione ordinaria.
- Effettuare eventuali conguagli nelle buste paga successive per rettificare errori.
3) Gestione delle mance con il POS
L'adozione di sistemi di pagamento elettronico semplifica la gestione e la tracciabilità delle mance. Tra le buone pratiche:
- Prevedere un'opzione per aggiungere la mancia separatamente dal totale sullo scontrino.
- Utilizzare POS che registrano automaticamente l'importo delle mance, distinguendolo dai ricavi dell'attività.
- Mantenere un registro dedicato (anche elettronico) con data, importo e destinatari delle mance per garantire trasparenza contabile.
Queste funzionalità permettono di migliorare l'esperienza del cliente e agevolare l'organizzazione interna dell'esercizio.