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Secondo le anticipazioni, al termine dell'ultimo vertice di maggioranza sulla Manovra 2026, il compromesso più probabile si muoverebbe lungo due direttrici: mantenere la cedolare secca al 21% per chi affitta fino a tre immobili e, parallelamente, abbassare la soglia oltre la quale l'attività viene considerata imprenditoriale.

Il tema dell'identificazione degli ospiti nelle locazioni turistiche torna al centro del dibattito dopo una decisione destinata ad avere effetti significativi sul settore degli affitti brevi, inclusi B&B e case vacanza. Il Consiglio di Stato ha infatti chiarito che il riconoscimento "de visu" richiesto dall'articolo 109 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS) può essere effettuato anche tramite strumenti tecnologici, purché in modalità live, cioè con verifica dell'identità in tempo reale.

Una precisazione che supera le interpretazioni più rigide degli ultimi mesi e che ristabilisce un equilibrio tra obblighi di sicurezza e possibilità di utilizzare sistemi digitali di accoglienza.

La decisione del Consiglio di Stato: via libera al controllo visivo anche da remoto

Con la sua pronuncia, il Consiglio di Stato ha annullato una precedente sentenza del TAR Lazio che aveva sospeso la circolare del Ministero dell'Interno relativa all'obbligo del controllo visivo degli alloggiati.

La nuova interpretazione, però, introduce un elemento decisivo: l'identificazione può avvenire anche tramite videocitofoni, sistemi di videochiamata, spioncini digitali o qualsiasi tecnologia che consenta la verifica dell'ospite in diretta.

In sintesi:

  • resta valido l'obbligo di identificare direttamente gli ospiti - anche a distanza grazie all'uso di appositi strumenti digitali (come il controllo video da remoto);

  • non è obbligatorio essere fisicamente presenti;

  • la verifica deve però essere contestuale all'arrivo, con un contatto visivo immediato e non differibile;

  • non è ammessa la semplice raccolta dei documenti senza controllo del volto.

Cosa non sarà più consentito: stop ai self check-in totalmente automatizzati

Il pronunciamento esclude in modo chiaro tutte le forme di accesso automatico prive di controllo visivo.

È questo il punto centrale ribadito dal Consiglio di Stato: non è l'uso della tecnologia in sé a essere vietato, ma l'uso di strumenti che consentono all'ospite di entrare nell'alloggio senza che sia stata svolta un'identificazione visiva in diretta, come richiede l'articolo 109 del TULPS.

Per evitare equivoci, è utile distinguere con precisione tra due categorie spesso confuse, tenendo presente le dovute differenze:

  • Il self check-in automatico (non consentito, illegale rispetto al TULPS) - Si definisce "self check-in automatico" qualsiasi procedura di ingresso in cui l'ospite può accedere alla struttura in totale autonomia, senza alcun contatto visivo - né fisico né digitale - con il gestore.
  • Il check-in a distanza con controllo visivo (consentito) - Diverso e pienamente conforme alla normativa è il caso del check-in a distanza, cioè una procedura in cui la presenza fisica del gestore non è necessaria, ma la verifica dell'identità avviene comunque attraverso un contatto visivo "in diretta" e contestuale all'arrivo.

Keybox, self check-in e strumenti automatici: cosa è (e non è) consentito

Secondo l'interpretazione ribadita dal Consiglio di Stato, il punto non è tanto lo strumento in sé, ma la modalità con cui viene utilizzato rispetto all'obbligo di riconoscimento de visu previsto dall'articolo 109 del TULPS.
In linea di principio, risultano non conformi le procedure in cui l'ospite può accedere all'alloggio senza alcun controllo visivo in tempo reale:

  • keybox, cassette di sicurezza e tastierini utilizzati per il primo accesso, quando il codice o la chiave vengono forniti senza che il gestore abbia mai visto l'ospite;

  • locker, smart lock o codici inviati in anticipo che permettono di entrare in autonomia, basandosi solo sull'invio del documento;

  • sistemi di self check-in completamente automatizzati, che si limitano a raccogliere i dati o la foto del documento e a sbloccare l'accesso, senza un riscontro visivo in tempo reale.

Quando sono consentite le keybox?

Diverso è il caso in cui gli stessi strumenti (keybox, codici, smart lock) vengano utilizzati dopo o a valle di un riconoscimento visivo in tempo reale: per esempio, il gestore identifica l'ospite di persona o tramite videochiamata/videocitofono, verifica la corrispondenza con il documento e solo a quel punto invia il codice o abilita da remoto l'apertura. In questo scenario, il dispositivo serve solo come mezzo tecnico per consegnare le chiavi, non come alternativa al controllo de visu.

In sintesi, la sentenza non introduce un "divieto assoluto" di keybox o tecnologie di accesso da remoto, ma esclude le modalità di self check-in in cui l'ospite entra senza essere mai stato visto. Ogni procedura è compatibile con il TULPS solo se garantisce che, prima del primo ingresso in struttura, il gestore (o un soggetto delegato) abbia potuto verificare visivamente in tempo reale l'identità dell'ospite.

Tecnologie ammesse: videocitofoni, videochiamate, QR code intelligenti, biometria

La decisione riconosce che l'innovazione può garantire sicurezza senza imporre necessariamente la presenza fisica. Tra i sistemi ritenuti compatibili rientrano:

  • videocitofoni e smart doorbell che permettono una verifica visiva dell'ospite in tempo reale;

  • videochiamate tramite app o piattaforme di accoglienza digitali;

  • QR code dinamici che sbloccano l'accesso solo dopo la verifica dell'identità;

  • strumenti biometrici integrati con sistemi di controllo live.

Il requisito essenziale è uno: il gestore deve poter vedere l'ospite al momento dell'arrivo e non concedere l'accesso senza una verifica personale. Anche dal punto di vista dei controlli, i gestori di affitti brevi, case vacanza e B&B dovranno dimostrare l'utilizzo di tecnologie adatte allo scopo.

Le posizioni degli operatori: tra soddisfazione, dubbi e richieste di chiarezza

La pronuncia ha suscitato reazioni diverse tra gli attori del settore, vediamo quali sono le diverse posizioni, sintetizzando quello che hanno dichiarato i rappresentanti delle diverse parti in causa.

Federalberghi Toscana: "È un passo avanti per la sicurezza"

L'associazione degli albergatori accoglie positivamente la decisione, sottolineando che il controllo diretto degli ospiti non è un adempimento superfluo, ma una tutela per residenti, condomìni e quartieri ad alto flusso turistico.
Secondo l'associazione, il verdetto rafforza l'idea che tutte le strutture - alberghiere e extra-alberghiere - debbano adottare standard uniformi. Come affermato da Daniele Barbetti, presidente di Federalberghi Toscana-Confcommercio:

"La decisione del Consiglio di Stato avvalora in pieno ciò che sosteniamo da sempre: verificare di persona l'identità degli ospiti non è un aggravio burocratico, ma una misura fondamentale per la sicurezza delle nostre comunità"

Property Managers Italia: "Rischio caos interpretativo"

Una delle principali associazioni dei gestori professionali di affitti brevi evidenzia invece criticità operative. Se da un lato riconosce che il self check-in non viene abolito del tutto, dall'altro segnala la necessità di regole più precise. Il timore è che l'applicazione differenziata da parte dei Comuni possa generare incertezze, soprattutto considerando che alcuni hotel utilizzano da anni sistemi automatici senza contestazioni.

Inoltre, secondo alcuni operatori della tecnologia per l'ospitalità, la decisione valorizza soluzioni moderne che garantiscono un controllo accurato anche senza presenza fisica. Il punto centrale è che l'innovazione non deve tradursi in minori standard di sicurezza: strumenti di verifica live possono garantire affidabilità maggiore rispetto a un controllo tradizionale.

Comuni e amministrazioni locali: confermato il divieto alle keybox

Per alcune amministrazioni che avevano già introdotto restrizioni alle cassette porta-chiavi, la sentenza rappresenta una conferma delle scelte adottate (anche se, come abbiamo visto, non esiste un divieto "a prescindere" se le keybox vengono usate dopo il riconoscimento diretto al momento dell'arrivo, anche se con strumenti digitali). Tuttavia, restano valide le restrizioni a livello locale, emanate da diversi comuni italiani, per motivazioni che riguardano:

  • sicurezza dei condomìni;

  • decoro urbano;

  • prevenzione dell'accesso non controllato.

Airbnb: "Self check-in sì, ma solo se c'è verifica in tempo reale"

Anche Airbnb si esprime sulla sentenza del Consiglio di Stato. La piattaforma ribadisce che il self check-in resta consentito, purché integrato con un sistema di identificazione live:

"La decisione conferma che il self check-in rimane consentito quando viene utilizzata una tecnologia che consente la verifica in tempo reale dell'identità dell'ospite. Gli host sono comunque tenuti a controllare l'identità degli ospiti - di persona oppure tramite dispositivi di videoconferenza in tempo reale come telefonate o videocitofoni - e comunicarle alle forze dell'ordine entro da 6 a 24 ore dall'arrivo. Restiamo a disposizione delle autorità per qualsiasi confronto in tema di sicurezza"

Affitti brevi, mesi di incertezza: cosa è successo prima della sentenza

Negli ultimi mesi il tema del self check-in negli affitti brevi è stato al centro di un intenso confronto normativo. Tutto è iniziato con la nota del Ministero dell'Interno del 18 novembre 2024, che aveva chiarito come l'identificazione dell'ospite prevista dall'articolo 109 del TULPS non potesse essere sostituita dall'invio telematico del documento e dall'uso di keybox, codici o serrature automatizzate: per il Viminale, l'accesso senza alcun controllo visivo rappresentava un rischio per l'ordine pubblico, soprattutto in un contesto di forte crescita delle locazioni turistiche.

A maggio 2025, però, il TAR del Lazio aveva sospeso la circolare, ritenendo eccessivo l'obbligo di presenza fisica e aprendo temporaneamente alla possibilità di utilizzare procedure completamente automatizzate. La situazione è cambiata di nuovo con il ricorso del Ministero: con la sentenza di novembre 2025, il Consiglio di Stato ha annullato la decisione del TAR, ripristinando la validità dell'interpretazione del Viminale.

Pur confermando l'obbligo di un controllo "de visu", la sentenza ha precisato che l'identificazione può avvenire anche tramite strumenti tecnologici - videocitofoni, videochiamate o sistemi di videocollegamento - purché consentano di verificare in tempo reale la corrispondenza tra il volto dell'ospite e il documento presentato. Rimangono quindi non conformi i self check-in completamente automatici, basati solo su codici o cassette porta-chiavi, mentre risultano ammesse le procedure a distanza che prevedono un effettivo controllo visivo prima del primo accesso.

Il cicloturismo è oggi uno dei segmenti più interessanti e dinamici. Dalle mete di montagna agli agriturismi, fino ai campeggi e agli hotel urbani, cresce il numero di ospiti che pianifica un soggiorno anche in base ai servizi dedicati alla mobilità sostenibile. Le strutture che vogliono distinguersi stanno investendo in soluzioni moderne, sicure e integrate, capaci di migliorare in modo concreto la qualità dell'esperienza offerta agli ospiti.

Ogni fase della customer journey richiede informazioni puntuali e una comunicazione realmente utile: dalla ricerca preliminare alla scelta della struttura, dal pre-stay alle attività durante il soggiorno, fino alle interazioni successive alla partenza. Per gli hotel e le strutture ricettive, questo significa utilizzare strumenti, canali e contenuti per assicurare un flusso comunicativo continuo e orientato alla conversione.

Nel corso del 2025 sono entrate in vigore le nuove disposizioni relative alla polizza assicurativa contro eventi catastrofali. Negli ultimi mesi diversi operatori hanno sollevato dubbi su chi sia effettivamente obbligato alla stipula, quali beni rientrino nell'assicurazione e quali possano essere le conseguenze in caso di mancata osservanza. 

Dal 16 al 20 gennaio 2026, il quartiere fieristico di Rimini ospiterà SIGEP World, l'appuntamento internazionale dedicato al foodservice con focus su gelato, pasticceria e cioccolato, caffè, bakery e pizza. L'evento si conferma come una piattaforma di riferimento per hotel, ristoranti, bar e operatori dell'ospitalità, per aggiornarsi sulle tendenze del settore, conoscere nuove tecnologie e incontrare partner commerciali da tutto il mondo.

Il Ministero del Turismo ha pubblicato il Decreto del Direttore Generale del 13 novembre 2025, che stabilisce termini, modalità e procedure operative per la presentazione delle domande relative ai contributi previsti dalla misura "Staff House", destinata a sostenere le imprese turistiche nella predisposizione di alloggi per i lavoratori del settore.

La room directory è uno degli strumenti più semplici e funzionali presenti in camera, pensata per fornire agli ospiti informazioni immediate sui servizi della struttura. Nella sua versione digitale diventa ancora più efficace: basta inquadrare i QR code o avvicinare lo smartphone (grazie ai tag RFID) per accedere istantaneamente a orari, menu, Wi-Fi, canali TV, servizi extra, SPA e molto altro, senza ricorrere a materiali cartacei. Compatta, intuitiva e personalizzabile nei colori e con il logo della struttura, rappresenta una soluzione moderna che migliora la comunicazione interna, riduce gli sprechi e rende l'esperienza in camera più ordinata e contemporanea.

Il momento del check-in segna l'inizio dell'esperienza dell'ospite e, al tempo stesso, una delle fasi più delicate per i gestori di hotel e strutture ricettive: l'identificazione e la registrazione dei dati degli ospiti. Tra obblighi normativi, controlli di sicurezza e tutela della privacy, il check-in rappresenta un'attività impegnativa, che richiede attenzione e tempo. Oggi, grazie alle soluzioni digitali di nuova generazione, è possibile gestire tutto questo con semplicità e precisione, trasformando un adempimento in un processo rapido, sicuro e senza pensieri.

Il Natale è alle porte e molti gestori di hotel e ristoranti stanno già pensando a come decorare le proprie strutture per la festività più attesa dell'anno. La cura degli allestimenti, sia degli ambienti interni che di quelli esterni, può condizionare la scelta di tutti quei potenziali clienti che decidono di trascorrere le vacanze natalizie fuori casa. 

In questo articolo ci concentreremo su un aspetto cruciale della gestione delle prenotazioni: le politiche di cancellazione. Le cancellazioni delle prenotazioni sono una preoccupazione costante per gli hotel e rappresentano un rischio significativo per il loro business. Tuttavia, la probabilità di cancellazione può essere influenzata da una serie di fattori, come il canale di prenotazione, la distanza del viaggio, il periodo dell'anno e la composizione del gruppo di ospiti.

Sempre più spesso i gestori di hotel cercano di valorizzare gli spazi comuni delle proprie strutture ricettive, organizzando eventi e serate a tema. Le hall degli alberghi, infatti, cominciano ad essere delle aree molto vissute dalla gran parte dei clienti, i quali, oltre ad apprezzare il comfort e la privacy delle camere, tendono a partecipare di più alla socialità e alla vita mondana della struttura che li ospita. 

Al momento dell'ingresso in camera, ciò che viene "ispezionato" da subito è il bagno e le sue dotazioni. Questo ambiente, infatti, oltre a fornire i servizi standard, deve essere in grado di regalare ai clienti attimi di puro relax.

Tra le priorità della gestione alberghiera emergono due esigenze complementari: offrire agli ospiti un comfort personalizzato e consentire agli albergatori di semplificare le operazioni quotidiane, riducendo i consumi energetici. La domotica unisce questi due obiettivi, permettendo di gestire in modo integrato camere, accessi, luci e climatizzazione.

La gestione della rete idrica interna rappresenta un elemento fondamentale per la sicurezza delle strutture ricettive, in particolare per quanto riguarda la prevenzione della Legionella. La complessità degli impianti, la molteplicità dei punti d'erogazione e la presenza di circuiti di ricircolo per acqua calda sanitaria rendono indispensabile un controllo costante della qualità dell'acqua, in conformità con le normative europee e nazionali vigenti.

Per le strutture ricettive che offrono la colazione a buffet, è fondamentale l'organizzazione degli spazi riservati al momento della prima colazione. Un allestimento accurato e razionalizzato consente di proporre agli ospiti un servizio di qualità, sotto molti punti di vista. A tale scopo, sono tante le attrezzature, gli accessori e le soluzioni di arredo da adottare per garantire un'esposizione scenografica dei propri prodotti, senza sottovalutare le esigenze di spazio e la funzionalità.

La Legge di Bilancio 2026 introduce la proroga di incentivi introdotti dal Decreto Coesione (DL 60/2024), con l'obiettivo di sostenere l'ingresso di giovani e donne nel mercato del lavoro e incentivare la crescita delle imprese del Mezzogiorno. Una misura che interessa da vicino anche il comparto turistico-alberghiero, dove il fabbisogno di personale qualificato e stabile resta una priorità per molte strutture.

Vediamo quali sono i trend e i fattori principali su cui investire per creare un'offerta di soggiorno attraente e di alto livello nel periodo invernale, e le attività di comunicazione che permettono di massimizzare il ritorno economico sugli investimenti fatti. In questo periodo dell'anno, è fondamentale distinguersi con strategie che rispondano alle esigenze dei viaggiatori, valorizzando sia l'offerta turistica che le tecniche di comunicazione e marketing, con conseguenti benefici, come aumentare le prenotazioni dirette, il tasso di occupazione e i clienti di ritorno.

Nel settore dell'ospitalità, l'automazione sta diventando una leva strategica per migliorare sia l'efficienza operativa sia la qualità del servizio. Oggi, hotel e ristoranti che integrano robot di servizio nelle proprie attività quotidiane possono ottimizzare tempi e risorse, ridurre il carico di lavoro dello staff e offrire agli ospiti un'esperienza moderna e coerente con le aspettative dell'ospitalità contemporanea.

Le dotazioni presenti in camera contribuiscono al comfort dell'ospite e influenzano la percezione complessiva della struttura. Che si tratti di viaggiatori d'affari o di turisti in vacanza, tutti si aspettano ambienti accoglienti e funzionali, dotati di attrezzature pratiche e di tutti i comfort necessari per sentirsi a proprio agio. Anche le forniture più semplici, se ben scelte e collocate, possono migliorare la qualità del soggiorno e trasmettere un senso di cura e attenzione che fa la differenza nella valutazione complessiva.

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