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Con la Summer Release 2025, Airbnb compie un passo decisivo per ampliare la propria offerta oltre l'alloggio, includendo servizi personalizzati (chef a domicilio, catering, massaggi, personal trainer, parrucchiere e molto altro) continuando a puntare anche sulle esperienze da associare al soggiorno. Questa evoluzione mira a offrire agli ospiti un'esperienza completa, potendo prenotare il tutto da un'unica piattaforma. Tuttavia le modalità sollevano alcuni dubbi, inclusi pro e contro per gli host presenti su Airbnb.

Un turismo sempre più dipendente dalle piattaforme

Questo cambio di marcia di Airbnb amplia l'offerta della piattaforma integrando servizi personalizzati e nuove esperienze, ma solleva interrogativi importanti per host e gestori. Nei prossimi paragrafi analizzeremo opportunità e rischi di un modello sempre più centralizzato, che aumenta la dipendenza degli operatori da piattaforme globali in cambio di visibilità e prenotazioni, ma a costi economici e operativi rilevanti.

A fronte di questo scenario, si evidenzia la necessità di strategie alternative, basate su reti locali, esperienze autentiche e canali digitali indipendenti. Una riflessione critica che invita host e territori a organizzarsi per riconquistare margini, autonomia e identità in un mercato sempre più monopolizzato.

Vediamo quali sono le principali novità e quali potrebbero essere le conseguenze di questo modello nel lungo periodo.

Airbnb Services

Airbnb introduce "Airbnb Services", una nuova sezione dell'app che consente agli ospiti di prenotare una gamma di servizi professionali direttamente dal proprio dispositivo. Già disponibile in molte città, l'offerta comprende dieci categorie, tra cui:

  • Chef a domicilio: pasti personalizzati preparati da chef professionisti.

  • Servizi fotografici: sessioni con fotografi esperti per immortalare momenti speciali.

  • Massaggi e trattamenti benessere eseguite da professionisti certificati.

  • Allenamenti personalizzati: sessioni di fitness con trainer qualificati.

  • Trucco, parrucchiere e unghie: servizi estetici a domicilio.

  • Pasti pronti e catering

Questi servizi sono accessibili anche a chi non soggiorna in una struttura Airbnb, ampliando il pubblico potenziale. I professionisti sono selezionati attraverso un processo di verifica che include licenze, certificazioni e esperienza nel settore. La piattaforma promette che i prezzi saranno accessibili, con molte opzioni attualmente disponibili sotto i 50 euro.

Come vedremo, ci sono diversi pro e contro per gli host e i gestori di attività ricettive, se questo cambiamento dovesse avere un impatto decisivo sul comportamento degli ospiti. L'integrazione di servizi professionali all'interno dell'app potrebbe ridefinire le aspettative dei viaggiatori, spingendoli a cercare soluzioni sempre più complete, personalizzate e immediatamente accessibili. Per le strutture ricettive, questo comporta nuove opportunità, ma anche la necessità di adattarsi a un modello di ospitalità che rischia di diventare sempre più dipendente dalla piattaforma, disincentivando le prenotazioni dirette (con conseguente erosione del margine di guadagno).

Inoltre, la mancanza di controllo sui servizi prenotabili (che vengono effettuati in loco, all'interno della struttura, B&B o casa vacanza) potrebbe causare dei problemi agli host, che dovranno coordinare eventuali accessi, orari e spazi condivisi senza avere un reale potere decisionale o visibilità preventiva sulle prenotazioni effettuate dagli ospiti. Questo aspetto potrebbe generare fraintendimenti, disservizi o situazioni non compatibili con il regolamento della struttura (si pensi ad esempio ai tanti appartamenti gestiti da privati all'interno di condomini residenziali), specialmente in contesti dove vigono limiti rigidi su orari, sicurezza o numero di persone presenti.

Tuttavia, dal lato dei vantaggi per gli host, troviamo la possibilità di competere con hotel, resort e strutture ricettive gestite da operatori professionali, in cui si trovano servizi che normalmente non sono presenti in B&B, case vacanza e immobili destinati alle locazioni turistiche. L'integrazione di servizi come chef a domicilio, massaggiatori o personal trainer consente anche alle strutture più semplici di offrire un'esperienza personalizzata e di livello, aumentando il valore percepito del soggiorno.

Airbnb Experiences

Le "Airbnb Experiences" sono state rinnovate per offrire attività autentiche guidate da esperti locali, fino ad includere personalità rinomate e celebrità. Le esperienze spaziano da tour culturali a corsi di cucina, includendo:

  • Visite culturali: ad esempio, il restauro di Notre-Dame con l'architetta Axelle Ponsonnet.
  • Corsi di cucina: come la preparazione del ramen con lo chef Saburo Ishigōka.
  • Escursioni outdoor: ad esempio le passeggiate a cavallo.
  • Esperienze artistiche: inclusi laboratori creativi e tour di gallerie.

Una novità significativa è l'introduzione delle "Airbnb Originals", esperienze esclusive create in collaborazione con celebrità. Ad esempio: "Otaku Hottie Quest" con Megan Thee Stallion (un evento tematico ispirato all'anime), lezioni di pasticceria con lo chef Raphaelle Elbaz, e beach volley con l'olimpionica Carol Solberg. Iniziative che hanno già avuto un ampio eco sui canali social.

Queste esperienze esclusive potrebbero essere delle "trovate di marketing", oppure una tendenza che avrà sempre più seguito in futuro, segnando un'evoluzione del turismo esperienziale verso format sempre più curati, spettacolari e brandizzati, dove l'autenticità locale lascia spazio a contenuti pensati per generare engagement, visibilità e valore commerciale.

Secondo un sondaggio reso noto da Airbnb, oltre il 70% degli utenti Gen Z (giovani nati tra il 1997 e il 2012) si dichiara interessato a prenotare servizi extra durante il soggiorno. Tra i più richiesti spiccano proprio i trattamenti benessere, i pasti preparati in casa, i massaggi, i servizi fotografici e le sessioni con personal trainer.

Probabilmente è anche per intercettare queste preferenze che Airbnb sta orientando la propria offerta verso esperienze altamente "instagrammabili" e condivisibili, capaci di generare contenuti per i social. Per molti viaggiatori più giovani, infatti, la vacanza non è solo un'esperienza da vivere, ma soprattutto un'occasione da raccontare: ciò che conta è l'estetica del momento, più che la sua autenticità.

Una nuova app per una gestione integrata

Airbnb ha completamente ridisegnato la sua app per integrare alloggi, servizi e esperienze in un'unica piattaforma. Le principali novità includono:

  • Tab "Esplora": per scoprire facilmente nuove destinazioni, servizi e esperienze.
  • Tab "Viaggi": un itinerario dettagliato del viaggio, con informazioni su alloggio, servizi e attività prenotate.
  • Messaggistica avanzata: possibilità di condividere foto, video e effettuare pagamenti direttamente nelle chat.
  • Profilo personalizzato: per condividere esperienze di viaggio e connettersi con altri utenti.

Per gli host, l'app offre strumenti migliorati per la gestione delle prenotazioni, inclusi un calendario con visualizzazione giornaliera, gestione delle inserzioni e integrazione con Google Calendar.

Implicazioni per host e gestori di strutture

L'introduzione di questi nuovi servizi e esperienze rappresenta sia opportunità che sfide per gli host:

  • Opportunità:

    • Possibilità di offrire un'esperienza più completa agli ospiti, aumentando la soddisfazione e le recensioni positive.

    • Allinearsi alle nuove tendenze del turismo esperienziale, migliorando il proprio posizionamento rispetto alla concorrenza più "tradizionale" (hotel, resort, e altre tipologie di ospitalità).

  • Sfide:

    • Gli host non possono offrire direttamente i propri servizi attraverso la piattaforma, a meno che non soddisfino criteri rigorosi di esperienza e certificazione.

    • I servizi possono essere prenotati dagli ospiti senza che l'host ne sia informato, potenzialmente creando situazioni impreviste.

    • Non è previsto un guadagno diretto per gli host dai servizi aggiuntivi prenotati dagli ospiti.

È fondamentale per gli host essere consapevoli di queste dinamiche e considerare come integrare al meglio queste novità nella propria offerta.

Una riflessione critica: tra innovazione e marketing

In conclusione, mentre la Summer Release 2025 di Airbnb rappresenta un'evoluzione significativa verso un'esperienza di ospitalità integrata, è essenziale per gli host valutare attentamente come queste novità si allineano con la propria offerta e le aspettative degli ospiti. Un approccio proattivo e informato può sicuramente essere di aiuto per sfruttare al meglio le opportunità offerte, cercando di mantenere al contempo l'autenticità e la qualità dell'esperienza proposta.

È possibile sfuggire alla logica della "piattaforma" in regime di quasi-monopolio, coltivando canali indipendenti e prenotazioni dirette? Sembra difficile con questi cambiamenti in atto, tuttavia la risposta può essere data dalle comunità locali che possono auto-organizzarsi per offrire esperienze, servizi ed enogastronomia con una visione più autentica e genuina.

Il rischio di dipendenza dalle piattaforme

Le piattaforme come Airbnb offrono agli host e ai gestori di strutture ricettive un'opportunità concreta per aumentare visibilità, occupazione e ricavi, ma a un prezzo sempre più elevato: la dipendenza quasi totale da canali esterni e l'assoggettamento a commissioni significative, simili a quelle già imposte da altri colossi come Booking.com.

Questo modello, se da un lato facilita l'accesso a un vasto pubblico globale, dall'altro può erodere i margini di guadagno e ridurre la libertà operativa dei gestori.

Per costruire un'alternativa solida, gli host e le comunità locali potrebbero collaborare nella creazione di circuiti indipendenti che combinino alloggio, esperienze autentiche e offerte enogastronomiche, valorizzando l'identità del territorio senza intermediari. Strumenti digitali alternativi esistono – dai siti web con sistema di prenotazione diretta ai canali social, passando per il posizionamento di contenuti sui motori di ricerca (come Google e Bing), fino a portali di destinazione e mappe digitali integrate con servizi locali – ma sono ancora troppo poco sfruttati.

Piattaforme di prenotazione Vs comunità locale: due possibilità a confronto

Investire nella comunicazione autonoma, nel racconto della propria unicità e nel coinvolgimento degli ospiti in esperienze relazionali può rappresentare una strategia efficace per incentivare le prenotazioni dirette e costruire una relazione più sostenibile tra chi ospita e chi viaggia.

Oltre ai luoghi soggetti a turismo di massa, in italia esistono numerose località e attrazioni che attualmente sono poco conosciute, ma che presentano un grande potenziale per far vivere ai viaggiatori nazionali e internazionali esperienze uniche e particolari. Proprio in questi casi, la comunità locale diventa importante nel promuovere il turismo, attraverso una comunicazione che può differenziare l'offerta rispetto a quella presente sulle piattaforme, puntando su autenticità, relazioni umane e valorizzazione del territorio.

In queste località, spesso escluse dai circuiti mainstream, la comunità può svolgere un ruolo attivo nel creare percorsi esperienziali che coinvolgano produttori locali, artigiani, guide del posto e piccoli ristoratori, offrendo ai visitatori un contatto diretto con le tradizioni e la cultura del luogo.

Promuovere il turismo in chiave comunitaria significa anche ripensare i canali di comunicazione: dai portali di destinazione ai social network gestiti in modo coordinato, dalle collaborazioni con travel blogger indipendenti fino alla partecipazione a reti nazionali e internazionali di turismo lento o rigenerativo. Questa strategia non solo rafforza l'identità locale, ma permette anche di intercettare una domanda in crescita di viaggiatori alla ricerca di esperienze sostenibili, personalizzate e fuori dai soliti itinerari.

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