Il Sistema Nazionale di Certificazione della Parità di Genere è un'iniziativa del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ed offre un'opportunità importante per le imprese italiane di contribuire all'uguaglianza di genere e, allo stesso tempo, ricevere benefici tangibili. Esaminiamo da vicino come questa certificazione può diventare un'occasione per le aziende sia per migliorare l'ambiente di lavoro e la reputazione aziendale sia ad ottenere riconoscimenti economici.
Questa iniziativa promossa dal PNRR ha come obiettivo quello di migliorare la posizione dell'Italia nella classifica dell'Indice sull'Uguaglianza di Genere entro il 2026. Il PNRR fornisce, quindi, una guida e una Strategia Nazionale per affrontare il problema del divario di genere nel paese. Un elemento fondamentale di questa strategia è l'implementazione del Sistema Nazionale di Certificazione della Parità di Genere, un'iniziativa supportata finanziariamente con 10 milioni di euro dal PNRR.
Vantaggi e incentivi
Le aziende che decidono di ottenere la Certificazione di Parità di Genere (rilasciata da un organismo di certificazione accreditato) sono incoraggiate da una serie di incentivi e vantaggi finanziari. Tra le agevolazioni, troviamo l'accesso preferenziale ad una serie di finanziamenti e contributi. In particolare, le imprese certificate possono accedere agli aiuti di Stato per cofinanziare investimenti aziendali, ottenendo punteggi premiali che influiscono positivamente sulla valutazione delle proposte progettuali. Inoltre, sono previste riduzioni dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, con risorse che il governo stanzia di anno in anno.
Il processo per ottenere la certificazione è volontario e avviene su richiesta dell'impresa. La prassi UNI/PdR 125:2022 fornisce linee guida dettagliate, definendo quali sono gli indicatori di riferimento per ciascuna delle sei aree di valutazione. Queste aree includono: cultura e strategia aziendale, governance, processi delle risorse umane, opportunità di crescita e inclusione delle donne, equità retributiva basata sul genere, e tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro.
La valutazione complessiva, espressa su base 100, prevede un punteggio minimo del 60%, che l'azienda deve raggiungere per ottenere la certificazione. Questo significa che l'azienda deve dimostrare il proprio impegno per il conseguimento delle finalità previste dalle sei aree valutate, in modo da mostrare di avere un'organizzazione inclusiva e rispettosa della parità di genere. Una volta ottenuta, la Certificazione di Parità di Genere ha una durata triennale, durante la quale l'azienda è tenuta a sottoporsi ad un monitoraggio annuale.