È entrato in vigore il Piano "Staff House", misura contenuta nel Piano Casa che mira a favorire la disponibilità di alloggi a condizioni agevolate per i lavoratori del settore turistico. Il programma dispone di un plafond complessivo di 120 milioni di euro per il triennio 2025-2027, destinato alla realizzazione, riqualificazione e locazione agevolata di strutture abitative.
Fondi e finalità della misura
La misura punta a favorire la creazione e la riqualificazione di alloggi destinati al personale del turismo, contribuendo al tempo stesso a contenere i costi di locazione nelle aree a maggiore pressione abitativa. Si tratta di un intervento che risponde alla scarsità di alloggi accessibili per i lavoratori stagionali, che incide sulla capacità delle imprese di reperire e mantenere personale qualificato.
Il Piano "Staff House" dispone di una dotazione complessiva di 120 milioni di euro per il triennio 2025-2027, suddiviso tra:
- 54 milioni di euro destinati a interventi sugli immobili (costruzione, riqualificazione ed efficientamento energetico delle strutture abitative)
- 66 milioni di euro riservati ai contributi per gli affitti agevolati, con l'obiettivo di ridurre il peso dei canoni a carico dei lavoratori.
Lo stanziamento avverrà in maniera progressiva, con 44 milioni di euro nel 2025, seguiti da 38 milioni nel 2026 e 38 milioni nel 2027.
Contributi per interventi edilizi e strutturali
La prima linea di intervento, che dispone di 54 milioni di euro, è destinata a finanziare investimenti in edilizia per la creazione, riqualificazione e ammodernamento di alloggi riservati ai lavoratori del comparto turistico e ricettivo, compresi quelli impiegati nei pubblici esercizi. L'obiettivo è sostenere le imprese che intendono realizzare nuove strutture abitative o migliorare quelle esistenti, promuovendo standard più elevati di comfort, sicurezza ed efficienza energetica.
Possono accedere ai contributi le imprese del settore turistico e ricettivo i cui codici ATECO rientrano tra quelli indicati nella tabella allegata al decreto, comprese le attività di alloggio (hotel, b&b, villaggi turistici, ecc.), ristorazione, servizi termali e ricreativi. Le imprese beneficiarie devono disporre dell'immobile oggetto dell'intervento, anche in locazione, e destinarlo esclusivamente ai propri lavoratori per un periodo minimo di nove anni, applicando canoni di affitto ridotti di almeno il 30% rispetto ai valori medi di mercato.
I contributi in conto capitale coprono una quota delle spese ammissibili fino al 30-50% del valore complessivo dell'investimento, con possibilità di maggiorazioni per piccole e medie imprese, per interventi in aree assistite o in caso di miglioramenti energetici significativi.
Tra le spese finanziabili rientrano:
- riqualificazione di immobili esistenti o di porzioni autonome, con una capacità minima di 10 posti letto
- lavori di efficientamento energetico, come isolamento termico, sostituzione di serramenti, installazione di impianti a fonti rinnovabili o sistemi di climatizzazione intelligenti
- l'acquisto e l'installazione di impianti, arredi e attrezzature, entro il limite del 30% dell'investimento totale.
Gli investimenti devono avere un valore compreso tra 500 mila e 5 milioni di euro e dovranno essere completati entro 24 mesi dalla concessione del contributo.
Contributi per la locazione di alloggi destinati ai lavoratori
La seconda linea di intervento, che dispone di 66 milioni di euro, è dedicata ai contributi in conto esercizio per sostenere le spese di locazione degli alloggi riservati ai lavoratori del settore turistico e ricettivo. La misura è volta a favorire la disponibilità di soluzioni abitative accessibili per il personale stagionale o stabile, contribuendo a ridurre i costi degli affitti nelle aree dove la domanda supera l'offerta.
Possono beneficiare degli incentivi le stesse imprese ammesse ai contributi edilizi, purché sostengano direttamente le spese di locazione degli alloggi. Questi ultimi possono essere singoli o collettivi, a condizione che siano situati nella stessa provincia della struttura o entro un raggio di 40 chilometri. Gli immobili devono essere nella disponibilità del beneficiario, pienamente funzionali entro 24 mesi dalla domanda e destinati esclusivamente al personale dipendente.
Il contributo è calcolato per posto letto, fino a un massimo di 3 mila euro all'anno, per una durata compresa tra cinque e dieci anni. L'intensità dell'aiuto varia in base alla dimensione dell'impresa, nel rispetto della normativa europea sugli aiuti di Stato, ossia fino al 50% dei costi ammissibili per le piccole e medie imprese e fino al 15% per le grandi imprese.
Bando 2025 e modalità di accesso
Il primo bando per il 2025, metterà a disposizione 44 milioni di euro complessivi, ripartiti tra le due linee di intervento:
- 22 milioni destinati agli investimenti in edilizia, che comprendono la costruzione di nuovi alloggi, la riqualificazione di immobili esistenti e gli interventi di efficientamento energetico
- 22 milioni riservati invece ai contributi per la locazione, finalizzati a ridurre il costo degli affitti per i lavoratori del settore turistico.
Le domande di accesso ai contributi dovranno essere presentate in modalità telematica, secondo quanto stabilito nei singoli avvisi pubblici che saranno emanati successivamente.
Le procedure di selezione seguiranno criteri differenziati: valutative a graduatoria per i contributi in conto capitale (prima linea di intervento), in base alla qualità e alla coerenza dei progetti presentati; a sportello per i contributi di parte corrente (seconda linea di intervento), secondo l'ordine cronologico di presentazione delle richieste.