Le tariffe applicate dai Comuni per la tassa di soggiorno variano sensibilmente e, nelle principali destinazioni turistiche, possono raggiungere importi elevati. Negli ultimi aggiornamenti emergono differenze significative tra le città italiane e quelle europee, con alcune località che si collocano ai vertici della classifica per i costi richiesti ai visitatori.
In questo articolo proponiamo un confronto tra le destinazioni con le tariffe più alte, analizzando le modalità di applicazione di queste imposte in Italia, in Europa e nei Paesi extraeuropei.
Le città italiane con le tariffe più elevate
In Italia, i Comuni hanno ampia discrezionalità nel definire l’importo della tassa di soggiorno, con importi che cambiano in base alla categoria delle strutture ricettive, al numero di notti, alla città di destinazione e alla stagione turistica.
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Roma applica un’imposta che varia dai 4 ai 10 euro per notte. L’importo cambia in base alla categoria della struttura ricettiva: negli hotel a 5 stelle la tariffa è di 10 euro, mentre scende progressivamente fino ai 4 euro negli alberghi a una stella. Sono previste esenzioni per autisti e accompagnatori di gruppi organizzati.
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Firenze stabilisce importi tra 4,50 e 8 euro per notte. Negli hotel a 5 stelle la tariffa è di 8 euro, mentre nelle strutture di categoria inferiore si parte da 4,50 euro. I minori fino a 12 anni non pagano la tassa.
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Milano figura tra le città con le tariffe più elevate a livello europeo. Dal 2025 l’importo è fissato a 7 euro per gli hotel a 4 e 5 stelle, mentre per case vacanza e affitti brevi è previsto un contributo di 6,30 euro. Gli alberghi a 1, 2 e 3 stelle applicano invece 1,80 euro a notte. I minori fino a 18 anni sono esentati.
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Napoli applica una tassa compresa tra 3 a 6 euro a seconda della categoria dell’hotel. L’esenzione si applica ai minori fino a 14 anni.
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Località liguri come Portofino, Rapallo e Santa Margherita Ligure prevedono una tariffa di 5 euro per notte negli hotel a 5 stelle. Sono previste riduzioni del 50% per gruppi composti da almeno 15 persone, e l’imposta è applicata fino a un massimo di 10 notti consecutive.
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Bologna utilizza un sistema proporzionato al costo del pernottamento. Chi spende più di 121 euro a notte paga 7 euro di tassa; tra 71 e 120,99 euro la tariffa è di 6,50 euro; tra 31 e 70,99 euro è di 5,80 euro; infine, per pernottamenti fino a 30,99 euro, l’importo è di 4 euro. Per campeggi e ostelli la tariffa è fissa: 2,80 euro a notte.
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Venezia applica un’imposta stagionale valida da febbraio a dicembre. Gli importi variano da 1 a 5 euro per notte in base alla categoria della struttura e al periodo dell’anno.
Le città europee con tariffe più elevate
Anche in Europa l'entità della tassa di soggiorno varia sensibilmente. Alcune capitali hanno introdotto tariffe particolarmente elevate, spesso collegate al contenimento dell’overtourism e al finanziamento di servizi urbani.
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Amsterdam detiene il primato con un’aliquota del 12,5% sul valore della prenotazione, che equivale in media a circa 18,45 euro a persona per notte.
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Atene, Rodi, Heraklion e Salonicco applicano una "tassa di resilienza climatica" che porta la media a 8,17 euro per notte, variabile in base alla stagione e alla categoria dell’hotel.
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Berlino ha aumentato la propria imposta al 7,5% del costo netto del pernottamento, applicata anche ai soggiorni per motivi di lavoro.
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Barcellona prevede una tassa di 3,25 euro, che si applica anche ai passeggeri delle navi da crociera con soste superiori a 12 ore; minori fino a 16 anni esenti.
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Parigi stabilisce importi differenziati: circa 5,20 euro negli hotel a 3 stelle e fino a 8,13 euro nei 4 stelle.
Come viene applicata la tassa di soggiorno nei Paesi extraeuropei
Molti Paesi extraeuropei applicano forme analoghe di imposta turistica, seppure con importi generalmente inferiori a quelli delle principali città europee. Ecco alcuni esempi:
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Stati Uniti: percentuali variabili tra il 5% e il 15% del costo del pernottamento, con tasse aggiuntive in città come New York e San Francisco.
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Giappone: a Tokyo, la tariffa varia da circa 1,50 a 4 euro per notte in base alla categoria dell’hotel.
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Thailandia: da 0,30 a 1,40 euro a notte, in base al tipo di struttura.
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Dubai: da 2 euro negli hotel economici fino a oltre 5,50 euro per i resort di lusso.