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Il 24 ottobre 2023 è stata pronunciata la sentenza n. 9188 del Consiglio di Stato, che ha accolto le direttive della Corte di Giustizia dell'Unione Europea. Questa sentenza ha un impatto significativo sulle piattaforme di prenotazione online, come Airbnb, stabilendo l'obbligo di riscuotere e versare la cedolare secca sugli affitti brevi allo Stato italiano.

Federalberghi ha accolto con favore questa decisione, sottolineando che questa sentenza pone fine a una lunga disputa che dura da oltre sei anni. Durante questo periodo, Airbnb aveva cercato di "evitare" il rispetto delle leggi statali, che ora è chiamata ad osservare. L'obiettivo di questa azione è garantire che tutti gli operatori rispettino le leggi fiscali, scoraggiando l'evasione fiscale e la concorrenza sleale che possono danneggiare sia le imprese tradizionali nel settore turistico che coloro che gestiscono le nuove forme di alloggio in modo corretto.

Anche il presidente di Assohotel Confesercenti, Vittorio Messina, ha commentato positivamente la decisione del Consiglio di Stato, vedendo nella sentenza un passo in avanti verso una concorrenza più equa nel mercato degli affitti brevi via web, che si è sviluppato senza una regolamentazione adeguata, creando un notevole divario tra le diverse forme di ricettività in termini di oneri fiscali e normativi. Messina, inoltre, ha evidenziato l'importanza di rispettare la legge italiana da parte di tutti gli attori coinvolti e ha sottolineato la necessità di eliminare ogni incertezza normativa e ogni forma di concorrenza sleale che metta in difficoltà le attività imprenditoriali tradizionali e quelle meno tradizionali, che affrontano costi più elevati e un carico fiscale maggiore, insieme ad obblighi più stringenti.

Dall'altro lato, Airbnb ha riferito che sta esaminando la sentenza e sta valutando le azioni più appropriate da intraprendere. La società ha dichiarato di essere disposta a collaborare con le autorità fiscali e di sostenere il corretto pagamento delle imposte degli host, seguendo la normativa europea di rendicontazione, conosciuta come Dac7.

In sintesi, la sentenza del Consiglio di Stato rappresenta un passo importante verso una maggiore regolamentazione e trasparenza nel settore degli affitti brevi online in Italia. L'obbligo di riscuotere e versare la cedolare secca è finalizzato a garantire un trattamento fiscale più equo tra le diverse forme di ricettività e a combattere l'evasione fiscale.

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