Come riportato da un'indagine condotta da Demoskopika, l'incremento dell'inflazione nel settore turistico-ricettivo (+3%) ha determinato un aumento dei costi pari a 3,9 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo del 2022. Questo incremento è maggiore in Italia rispetto ad altri paesi europei, ricadendo, di conseguenza, sui turisti italiani e stranieri che hanno deciso di trascorrere le proprie vacanze nella nostra penisola.
Dati e voci di spesa
Tra le voci che hanno registrato una notevole variazione dei prezzi, si evidenzia il trasporto aereo con un incremento del 23,5%, seguito dai pacchetti vacanza in crescita del 17,7% e dai costi per l'alloggio, che sono aumentati del 12,8%. In particolare, gli alberghi hanno visto i prezzi aumentare del 14,6% rispetto all'anno precedente. Inoltre, in merito ai servizi di ristorazione, ad aumentare sono soprattutto i fast food (+8,2%), seguiti da pizzerie e gelaterie.
Secondo l'analisi di Demoskopika, l'aumento dei prezzi nel settore turistico in Italia è più consistente rispetto ad altri Paesi del Mediterraneo come Francia, Grecia e Spagna, soprattutto per quanto riguarda i trasporti e le strutture ricettive. Tuttavia, fa eccezione la spesa culturale, che in Italia ha registrato una crescita meno significativa rispetto agli altri Paesi.
Analizzando le diverse regioni italiane, si nota che Lazio, Lombardia, Toscana e Molise sono tra le più interessate dall'aumento dei prezzi in relazione all'inflazione di giugno, con un aumento dei costi fino al 9,5%. Al contrario, le regioni come Valle d'Aosta, Trentino Alto Adige e Marche hanno registrato rincari più contenuti per la spesa turistica.
Fattori determinanti
L'aumento dei prezzi nel comparto turistico può essere motivato da diversi fattori, tra cui l'aumento dell'inflazione, la copertura dei costi necessari per garantire servizi durante un periodo di maggiori presenze e la carenza di personale. Vediamo come questi aspetti possono influire sui prezzi nel settore turistico:
- Aumento dell'inflazione. Durante periodi di inflazione, i costi delle merci e dei servizi aumentano. Questo implica che le imprese del settore turistico, come hotel, ristoranti, agenzie di viaggio, compagnie aeree e altre attività correlate, vedono crescere i costi per fornire i loro servizi. Per coprire queste spese maggiori, gli operatori tendono ad aumentare i prezzi dei loro prodotti e servizi.
- Aumento delle presenze turistiche. Dopo il periodo pandemico che ha colpito maggiormente il settore turistico-ricettivo, le persone sono tornate a viaggiare e a godersi momenti di svago dopo periodi di restrizioni e incertezze. L'impennata delle presenze turistiche può mettere sotto pressione le strutture ricettive, i servizi di ristorazione e le attrazioni turistiche locali. Aumentando la domanda, si potrebbero verificare situazioni di sovraffollamento, e ciò potrebbe portare le imprese a dover investire in ulteriori risorse e personale per soddisfare le esigenze dei turisti. Questi costi aggiuntivi possono essere compensati con un aumento dei prezzi per mantenere il business redditizio.
- Carenza di personale. Un altro fattore da non sottovalutare è la difficoltà nel reclutare personale qualificato, soprattutto nei periodi di alta stagione. La carenza di lavoratori stagionali può portare ad un aumento dei costi per attirare e trattenere i lavoratori qualificati, ad esempio attraverso stipendi più alti o benefici aggiuntivi.
Di sicuro l'incremento dei costi del comparto turistico può gravare sulle scelte degli utenti, ma è importante anche considerare i diversi fattori che influenzano questa variazione per trovare soluzioni adeguate che consentano di mantenere un equilibrio tra la soddisfazione dei turisti e la sostenibilità economica delle imprese del settore.