Il Ministero del Turismo ha attivato il "Fondo per il Turismo Sostenibile", mettendo a disposizione 25 milioni di euro da destinare alle strutture ricettive e alle imprese turistiche in programmi di investimento finalizzati a rafforzare le grandi destinazioni culturali, fronteggiare il fenomeno dell'overtourism e favorire la transizione ecologica del settore.
Aggiornamento: Il Ministero del Turismo ha pubblicato 3 avvisi contenenti le linee guida e le istruzioni per accedere al Fondo per il Turismo Sostenibile. Per approfondimenti sulle modalità e sui termini di invio delle domande, leggi l'articolo "Fondo Turismo Sostenibile: pubblicate le linee guida e le modalità di accesso alle risorse".
Stando al decreto firmato dal Mitur, il Fondo sarà ripartito in 5 milioni di euro per il 2023 e 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025. Entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto, verranno pubblicati sul sito del ministero uno o più avvisi per la presentazione e selezione di progetti, individuando le imprese della filiera e le strutture ricettive beneficiarie del provvedimento.
Il governo ha chiarito che il Fondo mira a generare reddito, occupazione e conservazione degli ecosistemi locali, promuovendo un turismo sostenibile capace di minimizzare gli impatti negativi sulle comunità locali e sulle risorse naturali. L'obiettivo è quello di promuovere un turismo che favorisca la destagionalizzazione e la distribuzione dei flussi nel tempo, allungando la stagione turistica a tutto l'anno.
Questa iniziativa si inserisce all'interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), in linea con gli obiettivi dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile. Il Fondo per il turismo sostenibile rappresenta, dunque, un'ulteriore opportunità per il settore turistico italiano, che potrà investire in iniziative per la sostenibilità e ad affrontare i problemi dell'overtourism, in modo da preservare le bellezze naturali e culturali del Paese per le future generazioni.
Cos'è l'overtourism?
L'overtourism è un fenomeno caratterizzato dall'eccessivo afflusso di turisti in un determinato luogo o periodo, che può causare impatti negativi sull'economia locale, sull'ambiente e sulla qualità della vita dei residenti. In ambito turistico, questo fenomeno può portare a un aumento dei prezzi, a una diminuzione della qualità dei servizi offerti e ad un deterioramento dei siti turistici. Dal punto di vista sociale, l'overtourism può causare tensioni tra turisti e residenti, portando ad un aumento dei conflitti e a una diminuzione del senso di comunità. Gli operatori turistici e gli albergatori possono svolgere un ruolo importante nel gestire l'overtourism, adottando politiche sostenibili e responsabili per bilanciare l'impatto del turismo sulla comunità locale e sull'ambiente.
Spesso l'overtourism è posto in relazione a determinati periodi di "picco", in cui i flussi turistici aumentano in modo repentino. In questo caso, anche dal punto di vista degli operatori turistici, sarebbe meglio incentivare la distribuzione dei flussi su periodi più ampi, incoraggiando i visitatori a prenotare in periodi diversi dall'alta stagione (realizzando la cosiddetta destagionalizzazione).
Obiettivo destagionalizzazione
La destagionalizzazione può portare benefici agli operatori turistici, mitigando o evitando il fenomeno dell'overtourism in determinate località turistiche, perché consente di distribuire il flusso turistico in modo più uniforme durante tutto l'anno. In questo modo, si riduce la pressione esercitata dal turismo su una determinata area in un determinato periodo, prevenendo l'eccesso di visitatori e il sovraffollamento. Ciò può portare ad un miglioramento dell'esperienza turistica complessiva, con meno code, meno traffico e meno confusione, consentendo agli operatori turistici di offrire un servizio migliore e più personalizzato ai loro clienti.
Inoltre, una distribuzione più uniforme dei flussi turistici durante tutto l'anno può contribuire a stimolare l'economia locale, garantendo la continuità del lavoro per i residenti e per gli operatori turistici, anche al di fuori della stagione alta. Infine, la destagionalizzazione può anche incoraggiare gli operatori turistici ad adottare politiche sostenibili e responsabili per la gestione del turismo, riducendo l'impatto ambientale e sociale del turismo sulla comunità locale.