Nel precedente articolo "Airbnb fa paura agli hotel? I risultati di un sondaggio fra i clienti del portale", abbiamo analizzato l'incremento esponenziale di Airbnb mediante uno studio della Ryerson University di Toronto, da cui sono emersi dati significativi sull'indice di soddisfazione della gran parte dei clienti che hanno usufruito della famigerata piattaforma online.
Sulla scia di quanto precedentemente esaminato, vogliamo entrare ancor più nel merito della questione, prendendo spunto da uno studio della società americana Slice Intelligence che ha confermato il momento d'oro che Airbnb sta attraversando.
I dati raccolti a fine estate rappresentano un importante bilancio per chi opera nel settore dell'hospitality, in quanto mostrano, a vacanze ormai concluse, quali sono state le preferenze dei viaggiatori e le tendenze di questa stagione estiva.
Il primo dato rilasciato dalla Slice Intelligence riguarda il fatturato. È emerso, infatti, che Airbnb abbia visto a luglio 2016 un incremento dell'89% del fatturato rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Gli altri portali di prenotazioni alberghiere (Booking.com, Expedia e Hotels.com, Hotline, Orbitz e Priceline), invece, hanno registrato nello stesso periodi di tempo una crescita media del 19%. La tabella, che riportiamo di seguito, mette proprio in evidenza la netta differenza appena quantificata.
Un altro fenomeno analizzato dallo studio della società americana riguarda la pianificazione. All'inizio, quando era ancora una novità tutta da scoprire, Airbnb aveva dato l'impressione di attirare una clientela, soprattutto giovane, che era solita organizzare le proprie vacanze all'ultimo minuto.
Questa idea è stata smentita da un dato che ha destato meraviglia tra gli esperti del settore. Chi ha usufruito della piattaforma online ha pianificato con largo anticipo le proprie vacanze, proprio come accade per gli altri siti di prenotazione. Infatti, il 38% dei clienti di Airbnb ha effettuato la propria prenotazione un mese prima del soggiorno. Il 23% ha mostrato il medesimo atteggiamento nel prenotare presso altri portali online. Mentre solo il 6% dei viaggiatori ha verificato la disponibilità e prenotato il pernottamento su Airbnb il giorno stesso della partenza.
Più e più volte si menzionato il fattore risparmio quando si è parlato di Airbnb. Ed è questo un altro aspetto emerso dalla pubblicazione di Slice Intelligence. Pagare di meno porta la clientela a effettuare soggiorni più lunghi. Al di là dell'ovvietà, ciò che fa riflettere sono i numeri.
Nell'ultimo anno i clienti che hanno effettuato prenotazioni su Airbnb hanno riscontrato un risparmio a notte del 26%. Questo dato attira molto i turisti, soprattutto se si ha la possibilità di spendere di meno anche nelle grandi città, dove non è sempre facile trovare una sistemazione centrale e a buon prezzo. Riportiamo a tal proposito la tabella di Slice Intelligence, in cui si può constatare il risparmio del 47% per chi ha prenotato tramite Airbnb la propria vacanza a Los Angeles.
Infine, l'ultimo dato esaminato è il target di clienti. Chi ha usufruito da sempre di Airbnb, favorendo il suo enorme successo, sono i giovani tra i 18 e i 34 anni (nell'immagine sono denominati "millennials"). Questo fenomeno di facile intuizione è stato riportato nell'ultimo grafico che mostriamo, in cui sono messi a confronto i clienti di Airbnb e quelli di Mariott.com.
Lo studio di Slice Intelligence conferma, dunque, il successo dirompente di Airbnb, suscitando ancora una volta preoccupazione tra gli albergatori di tutto il mondo. La concorrenza rappresentata dal portale non deve, però, scoraggiare chi da anni è riuscito ad acquisire una notevole esperienza nel settore dell'hospitality. Anche questa volta riportiamo dei dati significativi che possono rappresentare uno spunto di riflessione per i gestori di strutture ricettive.
Oltre a migliorare la propria presenza sul web (come già consigliato nel precedente articolo), possono essere tante le strategie da intraprendere per tenere testa alla crescita di Airbnb, e non molte sono di difficile applicazione. Dare agli ospiti la possibilità di vivere la realtà locale, accoglierli in uno spazio unico e inimitabile, stabilire quel dialogo che di solito è alla base della personalizzazione del servizio. Questi sono alcuni degli “ingredienti” che hanno decretato l'enorme successo di Airbnb e che di sicuro non mancano nelle “dispense” degli albergatori.
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