Con la conversione in legge del Decreto Agosto, sono stati ufficializzati i codici ATECO dei beneficiari del contributo a fondo perduto rivolto al settore della ristorazione. È stata introdotta, inoltre, un'importante novità che consente anche agli alberghi di accedere all'agevolazione.
Aggiornamento sul bonus filiera e domanda tramite piattaforma della ristorazione: vedi l'articolo "Bonus Ristoranti e Hotel: contributo a fondo perduto (fino a 10.000 euro)".
Nei prossimi paragrafi, facciamo il punto della situazione illustrando nel dettaglio gli ultimi aggiornamenti sui beneficiari previsti dal decreto legge e fornendo utili chiarimenti in merito.
I beneficiari del Bonus Filiera Ristorazione
Il contributo a fondo perduto riservato alla ristorazione ha come scopo quello di incentivare l'acquisto di prodotti che appartengono alla filiera agricola e alimentare del territorio (per sapere di più, leggi anche "Contributi a Fondo Perduto per Ristoranti: un errore nel DL Agosto e le modalità di erogazione"). In questo modo, il Governo non solo viene incontro alle spese dei ristoratori, ma garantisce un importante aiuto anche al settore agricolo-alimentare italiano.
Con la pubblicazione del testo di legge, sono stati ufficializzati i requisiti che consentono l'accesso al bonus ed è stata formalizzata la lista definitiva dei beneficiari. Come si può notare, l'elenco è stato aggiornato includendo anche altre tipologie di attività.
Inizialmente, infatti, il contributo era rivolto alle imprese che avevano i seguenti codici ATECO:
- 56.10.11 (ristorazione con somministrazione);
- 56.29.10 (mense);
- 56.29.20 (catering continuativo su base contrattuale).
A queste, sono state aggiunte anche altre attività, sempre collegate al settore della ristorazione. Nello specifico, i codici ATECO a cui è stato esteso il bonus sono:
- 55.10.00 - alberghi (limitatamente alle attività autorizzate alla somministrazione di cibo);
- 56.10.12 - attività di ristorazione connesse alle aziende agricole;
- 56.21.00 - catering per eventi, banqueting.
I requisiti richiesti per l'accesso al bonus
Per beneficiare del contributo a fondo perduto, i requisiti sono rimasti invariati. L'agevolazione, dunque, può essere richiesta dalle imprese che risultano già attive alla data in vigore del decreto legge (15 agosto 2020). L'accesso è garantito alle attività che, nei mesi da marzo a giugno 2020, hanno registrato un calo di fatturato pari ai tre quarti dell'ammontare del fatturato e dei corrispettivi medi registrati nei mesi da marzo a giugno 2019. Va specificato, inoltre, che questi limiti di fatturato non valgono per le imprese che hanno avviato la propria attività a decorrere del 1° gennaio 2019.
Il bonus andrà a coprire esclusivamente i costi sostenuti per l'acquisto di prodotti provenienti da filiere agro-alimentari italiane, (inclusi quelli vitivinicoli, DOP e IGP). Il contributo sarà, quindi, erogato secondo le seguenti modalità:
- per il 90% del costo sostenuto al momento dell'accettazione della domanda, presentando i documenti fiscali che comprovano la spesa;
- per il restante 10% al momento della presentazione della fattura di pagamento (che dovrà risultare da strumenti tracciabili).
L'importo minimo riconosciuto sarà di 2.500 euro per ogni beneficiario.
"Piattaforma della Ristorazione" e invio delle domande
Per quanto riguarda le tempistiche e le modalità previste per la presentazione delle domande, bisogna attendere il decreto attuativo che verrà emanato nei prossimi giorni dal Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Sicuramente le richieste dovranno essere inoltrate online utilizzando la "Piattaforma della Ristorazione", un strumento realizzato ad hoc per consentire e facilitare l'invio della documentazione necessaria.